L’essenzialità è stato un tema che un pò tutti, forse indirettamente abbiamo ricercato. Mi hanno chiesto di scrivere un pensiero su quello che mi ha lasciato il CampoScuola 2012, e dunque ecco a voi.
Abbiamo iniziato il Campo non sapendo cosa ci aspettasse, siamo partiti solo con l’essenziale, pronti a vivere un’esperienza nuova, in mezzo alla natura, lontano dalle distrazioni quotidiane.
Nei 5 giorni ci ha accompagnato il brano del Vangelo di Marco (6-7,13), La Missione dei dodici, Gesù manda i dodici a coppie a diffondere il suo messaggio d’Amore, ma la cosa importante è che dice di compiere tutto ma senza insistenza “.. Se la gente di un paese non vi accoglie e non vuole ascoltarvi, andatevene e scuotete il fango di sotto ai vostri piedi..”. Chiunque potrebbe chiedersi, perché gli apostoli vengono mandati proprio in coppia.. mi sono posta la stessa domanda, ma ho avuto la mia risposta: perché 2 è il numero minimo per formare una comunità.
Ogni momento è stato vissuto intensamente, le passeggiate in mezzo a sentieri sconosciuti, mi domando chi ci guidava? Chi ci portava sulla retta via? Forse è sempre Lui, noi non ce ne rendiamo conto, pensiamo che le cose succedano senza un motivo, ma inconsciamente penso che tutti sappiamo perché certi eventi accadano.
Un momento particolare è stata la Via Crucis, eravamo tutti un po’ sfiniti, la stanchezza si faceva sentire, ma dovevamo farlo, un momento importante, una lunga salita ci aspettava, ma noi tutti insieme come un vero Gruppo, l’abbiamo affrontata e devo dire che siamo stati ripagati della fatica.
Abbiamo anche affrontato una jungla (si fa per dire XD) per arrivare a vedere un paesaggio spettacolare, con una vista mozzafiato, che però alcuni, come me, non sono riusciti a vedere a causa della stanchezza.
Naturalmente un momento che non deve mancare assolutamente per stare più a contatto con noi stessi ma soprattutto con Gesù è l’Adorazione Eucaristica, è un momento che ogni anno mi fa emozionare, forse perché riesco a stare un po’ in contatto con chi non cerco sempre-sfortunatamente- ; un’Adorazione tra noi e Lui e nessun’altra distrazione intorno ad animare un po’ il momento solo qualche canto e la Bibbia.
Anche l’aiuto del nostro parroco è stato importante! È riuscito a darci degli spunti di riflessione molto efficaci.
Vivere con l’essenziale non è poi così difficile, o meglio noi non siamo stati del tutto privi dell’essenziale, però quelle piccole cose quotidiane che ti circondano giornalmente e che non si aveva vicino, hanno fatto si che ognuno si sia messo più a contatto con se stesso e che sia riuscito veramente a capire cosa Gesù chiede ad ognuno di noi con un minimo gesto giornaliero.
Ma non sono mancati i momenti di divertimento, i giochi al buio(nascondino e tanti altri), la mia storia raccontata al buio, quante emozioni!
“Mi basti solo Tu”, abbiamo deciso di dare questo titolo al Campo perché penso abbiamo realmente capito che vivere lontano dalle cose materiali, avere solo il necessario, senza telefonini, computer, tv..ma solo con la Parola del Signore si può vivere perché è Lui il nostro vero nutrimento.
Morgana